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Commento alla Liturgia
Lunedì della II settimana di Pasqua
Prima lettura
At 4,23-31
23Rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani. 24Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: "Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano , 25tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane ? 26Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo ; 27davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d'Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato, 28per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse. 29E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, 30stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù". 31Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.
Vangelo
Gv 3,1-8
1Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. 2Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui". 3Gli rispose Gesù: "In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". 4Gli disse Nicodèmo: "Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?". 5Rispose Gesù: "In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. 8Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito".
Unicità mai vista
«In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Le parole che Gesù rivolge a Nicodemo ci ricordano il capovolgimento operato dalla Pasqua. La Resurrezione è una rinascita, esattamente come il sacramento del battesimo. È infatti attraverso questa rinascita che “vediamo” il regno di Dio, cioè intuiamo un significato al fondo delle cose di questa nostra vita. Questo significato è ciò che fa da fondamento a tutto, è la vita eterna, è Dio stesso. Ecco perché tutto il cammino cristiano è un cammino di rinnovamento, cioè un modo di vedere in maniera nuova le stesse cose:
“Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?»”.
Le resistenze che fa Nicodemo sono un po’ anche le nostre. Anche noi vorremmo capire in che senso possiamo davvero essere rinnovati:
“Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito»”.
Gesù sembra voler dire che il grande dono che si riceve quando ci si lascia introdurre nella rinascita pasquale è quella di vedere sgorgare dentro di noi la vita dello Spirito. E la vita spirituale non è più la semplice vita retta dalle leggi della nostra natura di bisogni e biologia. Essa è una vita che manifesta in noi una libertà imprevedibile. Se la nostra natura ci costringe nel meccanismo di “causa/effetto”, la vita spirituale ci dona al fondo di tutto questo una libertà radicale che è quella di “causa/imprevisto”. Secondo la nostra natura noi siamo già programmati. Secondo lo Spirito noi siamo un Mistero che rivelandosi manifesterà un’unicità mai vista. In fondo a partire da Gesù, tutti i santi sono dei grandi “unici” al mondo.
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