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Questo nome non è attestato da nessuna parte nella tradizione ebraica. Lo conosciamo solo da questo passo nei Vangeli (anche i paralleli di Mt e Lc lo riportano). Marco non lo traduce ma fa comprendere che va considerato “il principe dei demoni”. In questo contesto, uno dei significati possibili è quello di “padrone (ba’al) della casa” (cf. v.27).
È significativo che il narratore segnali qui il modo di parlare di Gesù “in parabole” (ἐν παραβολαῖς). È come per avvertire il lettore “Leggete bene! Fate attenzione!”, perché il Gesù di Marco dice le cose più importanti in modo velato, con immagini o massime, per introdurre gradualmente il destinatario nella profondità destinata a coloro che entrano nell’intimità del Maestro.
Commento alla Liturgia
Lunedì della III settimana di Tempo Ordinario
Prima lettura
Eb 9,15.24-28
15Per questo egli è mediatore di un'alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che era stata promessa. 24Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. 25E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: 26in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, 28così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97(98)
R. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.
Vangelo
Mc 3,22-30
22Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: "Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni". 23Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: "Come può Satana scacciare Satana? 24Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; 25se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. 26Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. 27Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. 28In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; 29ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna". 30Poiché dicevano: "È posseduto da uno spirito impuro".
Note
Valorizzare il bene
Tra i tanti tentativi che i nemici di Gesù mettono in atto per paralizzare la Sua missione ce n’è uno che sovente possiamo riconoscere anche nelle nostre vite e nelle nostre dinamiche relazionali: demonizzare l’avversario.
“Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni»”.
Trasformare l’altro nel demonio significa fornire di questa persona solo ed esclusivamente una chiave di lettura distorta che deve far perdere completamente stima e credibilità davanti agli occhi di tutti. Questo non è sbagliato solo quando viene usato contro Gesù, ma è sbagliato sempre. Dovremmo interrogarci se anche noi estremizziamo le questioni fino a demonizzare chi consideriamo nemico. Il Vangelo, ad esempio, non ha nessuna soggezione a mettere persino in bocca ai diversi demoni che incontrano Gesù delle bellissime professioni di fede. Quelle parole, seppur pronunciate dal demonio, restano vere perché Gesù è veramente il “Figlio di Dio” così come loro affermano. Bisogna sempre essere capaci di valorizzare il bene anche quando quel bene lo dice chi detestiamo. Ecco perché Gesù gli dimostra che il male ha strategia migliori delle calunnie che questa gente gli rivolge:
“Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi”.
Ma tutti sanno che solo apparentemente le calunnie hanno una logica, quando invece vengono portate alla loro vera radice vengono smascherate. Anche questo è un criterio da applicare nella nostra vita: mai limitarci al sentito dire, dovremmo usare più la testa e avere sempre il coraggio di andare a fondo delle questioni altrimenti saremo sempre in balia delle masse. Gesù alla fine della Sua vita fu messo a morte perchè l'irrazionalità della massa gridò
"Crocifiggilo!".
Non siamo immuni nemmeno noi da questo rischio oggi.
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